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ché l impresa loro non fu più iusta di questa, né più faci- le, né fu a loro Dio più amico che a voi. Qui è iustizia grande: «iustum enim est bellum quibus necessarium, et pia arma ubi nulla nisi in armis spes est». Qui è disposi- zione grandissima; né può essere, dove è grande disposi- zione, grande difficultà, pur che quella pigli delli ordini di coloro che io ho proposti per mira. Oltre a questo, qui si veggano estraordinarii sanza esemplo condotti da Dio: el mare s è aperto; una nube vi ha scòrto el cammi- no; la pietra ha versato acqua; qui è piovuto la manna; ogni cosa è concorsa nella vostra grandezza. El rimanen- te dovete fare voi. Dio non vuole fare ogni cosa, per non ci tòrre el libero arbitrio e parte di quella gloria che toc- ca a noi. E non è maraviglia se alcuno de prenominati Italiani non ha possuto fare quello che si può sperare facci la il- lustre casa vostra, e se, in tante revoluzioni di Italia e in tanti maneggi di guerra, e pare sempre che in quella la virtù militare sia spenta. Questo nasce, che li ordini anti- chi di essa non erano buoni e non ci è suto alcuno che abbi saputo trovare de nuovi: e veruna cosa fa tanto onore a uno uomo che di nuovo surga, quanto fa le nuo- ve legge e li nuovi ordini trovati da lui. Queste cose, quando sono bene fondate e abbino in loro grandezza, lo fanno reverendo e mirabile: et in Italia non manca materia da introdurvi ogni forma. Qui è virtù grande nelle membra, quando non la mancassi ne capi. Spec- Letteratura italiana Einaudi 97 Niccolò Machiavelli - Il Principe chiatevi ne duelli e ne congressi de pochi, quanto li Italiani sieno superiori con le forze, con la destrezza, con lo ingegno. Ma, come si viene alli eserciti, non com- pariscono. E tutto procede dalla debolezza de capi; perché quelli che sanno non sono obediti, et a ciascuno pare di sapere, non ci sendo fino a qui alcuno che si sia saputo rilevare, e per virtù e per fortuna, che li altri ce- dino. Di qui nasce che, in tanto tempo, in tante guerre fatte ne passati venti anni, quando elli è stato uno eser- cito tutto italiano, sempre ha fatto mala pruova. Di che è testimone prima el Taro, di poi Alessandria, Capua, Ge- nova, Vailà, Bologna, Mestri. Volendo dunque la illustre casa vostra seguitare quel- li eccellenti uomini che redimirno le provincie loro, è necessario, innanzi a tutte le altre cose, come vero fon- damento d ogni impresa, provvedersi d arme proprie; perché non si può avere né più fidi, né più veri, né mi- gliori soldati. E, benché ciascuno di essi sia buono, tutti insieme diventeranno migliori, quando si vedranno co- mandare dal loro principe e da quello onorare et intrat- tenere. È necessario, per tanto, prepararsi a queste ar- me, per potere con la virtù italica defendersi dalli esterni. E, benché la fanteria svizzera e spagnola sia esi- stimata terribile, non di meno in ambo dua è difetto, per il quale uno ordine terzo potrebbe non solamente op- porsi loro ma confidare di superarli. Perché li Spagnoli non possono sostenere e cavalli, e li Svizzeri hanno ad avere paura de fanti, quando li riscontrino nel combat- tere ostinati come loro. Donde si è veduto e vedrassi per esperienzia, li Spagnoli non potere sostenere una caval- leria franzese, e li Svizzeri essere rovinati da una fanteria spagnola. E, benché di questo ultimo non se ne sia visto intera esperienzia, tamen se ne è veduto uno saggio nella giornata di Ravenna, quando le fanterie spagnole si af- frontorono con le battaglie todesche le quali servono el medesimo ordine che le svizzere: dove li Spagnoli, con Letteratura italiana Einaudi 98 Niccolò Machiavelli - Il Principe la agilità del corpo et aiuto de loro brocchieri, erano in- trati, tra le picche loro sotto, e stavano securi ad offen- derli sanza che Todeschi vi avessino remedio; e, se non fussi la cavalleria che li urtò, li arebbano consumati tutti. Puossi, adunque, conosciuto el defetto dell una e dell al- tra di queste fanterie, ordinarne una di nuovo, la quale resista a cavalli e non abbia paura de fanti: il che farà la generazione delle armi e la variazione delli ordini. E queste sono di quelle cose che, di nuovo ordinate, dàn- no reputazione e grandezza a uno principe nuovo. Non si debba, adunque, lasciare passare questa occa- sione, acciò che l Italia, dopo tanto tempo, vegga uno suo redentore. Né posso esprimere con quale amore e fussi ricevuto in tutte quelle provincie che hanno patito per queste illuvioni esterne; con che sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime. Quali porte se li serrerebbano? quali populi li neghereb- bano la obedienza? quale invidia se li opporrebbe? qua- le Italiano li negherebbe l ossequio? A ognuno puzza questo barbaro dominio. Pigli, adunque, la illustre casa vostra questo assunto con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese iuste; acciò che, sotto la sua insegna, e questa patria ne sia nobilitata, e, sotto li sua auspizi, si verifichi quel detto del Petrarca: Virtù contro a furore Prenderà l arme, e fia el combatter corto; Ché l antico valore
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